Nell’Aula Magna della scuola è sceso improvvisamente un silenzio assoluto. I ragazzi e le ragazze della sezione di Aereonautica hanno il fiato sospeso: il comandante pilota del 2° Stormo dell’Aeronautica Militare Italiana, sta per raccontare un’esperienza assolutamente straordinaria, come la sua eiezione da un F-104 con il motore in fiamme.
Ma facciamo un passo indietro. Oggi, venerdì 26 febbraio 2021, il nuovo comandante della base di Rivolto, il Col. Marco Bertoli, ha fatto la conoscenza degli studenti e delle studentesse del nostro Istituto.
A ringraziarlo della sua presenza, il Dirigente scolastico, prof. Andrea Carletti che ha colto l’occasione per ribadire l’importanza della collaborazione tra il nostro Istituto e il mondo dell’aereonautica.
Subito dopo il Gen. Antonio Pilotto, già comandante del 2° Stormo, oggi presidente dell’Associazione AerMalignani, ha illustrato il ricchissimo curriculum del comandante, a partire dai suoi studi in Accademia Aereonautica fino al 23 settembre scorso, quando ha assunto il comando del 2° Stormo, alla Base di Rivolto.
La parola è passata al comandante Bertoli, il quale ha subito catturato l’attenzione affermando che conosceva di fama il nostro Istituto dal momento che tutti gli aereonautici hanno prima o poi a che fare con qualcuno proveniente dalla nostra scuola. Poi ha chiarito l’obiettivo dell’incontro: trasmettere la sua passione attraverso il racconto del suo percorso e delle sue esperienze.
Ha così raccontato in cosa consista e quanto sia importante l’addestramento, mettendo subito in chiaro che chi desidera intraprendere questo tipo di carriera non dovrà mai buttare via i libri.
Ha poi illustrato alcune sue missioni, raccontando e dimostrando con aneddoti che il loro successo o insuccesso dipende non dai singoli piloti ma dal lavoro di squadra di tutti, tecnici manutentori compresi.
E poi è arrivato il momento più emozionante dell’incontro: il racconto di quella manciata di minuti che il comandante non dimenticherà mai.
Il 4 febbraio 2002 era leader di una formazione di tre F104 in una missione di routine. Il suo aereo era appena decollato quando il comandante ha sentito un impatto fortissimo, come se avesse colpito un gabbiano o addirittura un ultraleggero. Subito ha virato in direzione opposta all’abitato, mentre il collega di missione via radio lo informava che aveva fuoco a bordo. La cabina si stava riempiendo di fumo quando il pilota ha innescato la procedura di emergenza mettendo al minimo il motore il quale si è spento facendo così precipitare il velivolo. Erano trascorsi solo 120 secondi dal decollo quando il pilota si è lanciato fuori dall’aereo. Di quell’attimo, ha raccontato, ha impresse tre immagini: il tettuccio che viene espulso, l’aereo ormai privo di pilota, sotto di sé, le cinghie metalliche del paracadute che sbattono contro il suo casco. Poi dieci lunghi secondi di silenzio, provando la stessa sensazione che si ha durante gli incubi, quando si precipita nel vuoto. L’impatto poi a terra, senza conseguenze.
Una storia a lieto fine, un evento che ha lasciato il segno e che non ha fermato il pilota, ma che gli ha regalato un secondo compleanno da festeggiare.
Dopo questo suggestivo racconto il comandante si è auspicato con tutto il cuore di poter vedere, tra qualche anno, alcuni ragazzi e ragazze di nuovo qui, a raccontare la loro esperienza in Aereonautica.
Sono state moltissime le domande degli studenti, a dimostrazione del grande interesse che i suoi racconti hanno suscitato in loro e nei/nelle docenti presenti. Hanno fatto seguito la consegna dello scudetto dell’Istituto, un ultimo lungo applauso e le foto di rito, assieme ad alcuni/e docenti e rappresentanti degli studenti.
Il Comandante, accompagnato da un gruppo di studenti e studentesse, dal Dirigente scolastico e dal direttore della sezione di Aeronautica prof. Mauro Fasano, ha infine visitato l’hangar salendo su alcuni velivoli e trattenendosi a lungo a parlare.