Si sono ritrovati a cinquant’anni di distanza dopo il diploma gli allievi della classe quinta “A” Aeronautici, anno scolastico 1967/68. Potrebbe sembrare uno di quegli eventi goliardico-nostalgici che nell’era dei social non è poi così difficile realizzare. Invece, a conferma del fatto che chi vive ispirato al Malignani, scuola o illustre personaggio che s’intenda, non è persona avvezza all’ozio o all’isolamento, bisogna dire innanzitutto che è stata difficile già la scelta di una data in cui raccogliere la massima partecipazione. Diciannove presenti su una classe di ventuno sul registro di classe del 7 giugno 2018, non è una giornata routine, ma un vero record, perchè non si tratta di pensionati tutti pantofole e nipotini, ma di persone che, anche se si sono lasciate alle spalle la vita lavorativa vera e propria, non cessano di operare concretamente.

Il Malignani non è solo costruzioni aeronautiche, ma fondamentalmente scuola di vita in quell’ambito tecnologico professionale (oltre che negli altri). Certo si devono annoverare ufficiali piloti militari, piloti personali di persone celebri, controllori di volo con funzioni di capo sala di controllo, ufficiali tecnici, comandanti di enti militari centrali o periferici, ma la formazione “a tutto tondo” ha permesso a qualcuno di raggiungere obbiettivi altrettanto prestigiosi in altri campi, come quello dell’imprenditoria nazionale o internazionale, o di esercitare importanti funzioni pubbliche o di rappresentanza.

Non è stato possibile invece estendere l’invito all’adunata agli insegnanti,tendenzialmente per i problemi connessi al gap anagrafico, e va inoltre considerato che per essi, all’epoca coadiuvati dallo storico Preside Prof. Conti, la ricorrenza riveste certamente una rilevanza meno coinvolgente.Ma coinvolgente è stata di certo la sintonia con l’attuale Preside Prof. Carletti, al quale la “classe” ha voluto consegnare una targa commemorativa e, a riprova della filosofia del “fare”, una borsa di studio di ben 500 euro a beneficio dell’allevo che risulti eccellere per la qualità del proprio fare, a cinquant’anni di distanza dal loro anno del diploma.

L’evento è stato immortalato da una ristampa dell’edizione del ’67 di “Forza Malignani”, con inserto speciale dei giorni nostri ed è stato sugellato da una immancabile cena conviviale. Non è stato invece possibile un concreto passaggio di testimone con gli allievi di oggi, impegnati nella consegna dei pregiati brevetti, ad ulteriore dimostrazione che anche oggi, nell’ambiente, la concretezza del fare supera di gran lunga le astratte celebrazioni. Non è certo una coincidenza se ben due degli allievi in parola sono parte attiva nel consiglio direttivo dell’Associazione Aeronautici del Malignani, Presidente incluso.